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April 18, 2024

6 startup di successo nate grazie al No Code

Sempre più startup di successo vengono create grazie al No Code. In questo articolo parleremo di 6 storie entusiasmanti.
Disegno che rappresenta le sei startup di successo nate grazie al No Code

Sempre più startup innovative, per mancanza di competenze tecniche e di budget elevati, vengono create e scalate grazie all’utilizzo dell’approccio No Code.

In questo articolo ti vogliamo raccontare la storia di 6 startup di successo che sono partite da zero e che, grazie agli strumenti No Code, sono riuscite a raccogliere milioni di investimenti e a ricavarsi il proprio spazio nel mercato.

Ti renderai conto che è possibile lanciare un business di successo anche senza avere conoscenze di codice o un co-founder tecnico!

1- Comet

Comet è un marketplace francese fondato da Charles Thomas nel 2016 che aiuta le aziende a trovare velocemente professionisti qualificati e aiuta i freelance a trovare nuovi clienti. A differenza di siti come Upwork o Fiverr, Comet seleziona attentamente freelance specializzati in ambito digital in modo che le aziende non debbano preoccuparsi di capire se il professionista è affidabile e qualificato.

I fondatori di Comet decisero di sviluppare il loro MVP interamente con Bubble perché non avevano competenze di sviluppo. Con questo MVP Comet:

  • Ha raggiunto un volume di transazioni mensile di 500.000 euro;
  • Ha raccolto un round di investimento di 2 milioni di euro nel 2017;
  • Ha raccolto un investimento di serie A da 12 milioni nel 2018.

La startup è poi passata allo sviluppo tradizionale nel 2018 perché avevano bisogno di scalare e, in quel periodo Bubble, non era abbastanza. In ogni caso, l’MVP ha consentito la nascita di questa startup ed è stato un importante asset per raccogliere dati, feedback e, successivamente, investimenti.

2- Flexiple

Flexiple è una startup indiana fondata nel 2016 da Karthik Sridharan. Questa startup ha costruito un business molto simile a quello di Comet ma, in questo caso, l’area geografica di riferimento è l’India.

Il percorso di questa startup è particolarmente interessante. I fondatori di Flexiple, infatti, sono partiti da zero e hanno fatturato i primi 100k utilizzando solo Google Sheets utilizzando un unico foglio con due tabelle: “Aziende” e “Freelance”. Quando il processo manuale è diventato troppo difficoltoso hanno deciso di cominciare a utilizzare altri strumenti No Code. Come prima cosa hanno cambiato il database da Google Sheets a Airtable e hanno cominciato a usare Zapier per ridurre il carico di lavoro manuale grazie alle automazioni.  Successivamente hanno usato Webflow e Memberstack per creare una piattaforma per permettere ai freelance interagire più facilmente con il servizio. Infine, per creare un sistema ancora più funzionale e ottimizzato hanno sostituito quasi tutto lo stack con Bubble, che utilizzano ancora oggi.

Morale della favola? Flexiple oggi fattura 3 milioni di dollari all’anno e avviare questo business ha richiesto una spesa tecnologica inferiore a 100$/mese.

3- Qoins

Qoins è una startup fondata nel 2016 che ha sviluppato un'applicazione di financial wellness per aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi finanziari combinando educazione finanziaria e automazioni come l’accantonamento di una parte dello stipendio o gli arrotondamenti sugli acquisti quotidiani.

Per testare il loro business e validare la loro idea iniziale, i fondatori di Qoins hanno costruito un MVP con Bubble. In questo modo, la startup ha raccolto 750 mila dollari nel 2018. Negli anni successivi, Qoins ha cominciato a passare alcune parti della propria applicazione in codice ma tutt’oggi continua ad usare Bubble per diverse parti dell’attività, come ad esempio la piattaforma sul web.

Nel 2021 la startup ha raccolto un altro milione e mezzo e ad oggi si può dire che ha aiutato i suoi clienti ad estinguere debiti per un valore di oltre 30 milioni di dollari.

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4- Makerpad

Makerpad è una startup fondata da Ben Tossell nel 2019 e che insegna alle persone come costruire progetti e automatizzare il proprio lavoro senza dover scrivere codice. Sulla loro piattaforma si possono trovare guide, corsi, storie di successo e molte altre risorse utili inerenti al No Code.

Si tratta di una startup molto interessante per tre motivi:

  • La piattaforma è stata costruita utilizzando uno stack No Code composto da Webflow, Stripe, Zapier, Airtable e Convertkit;
  • Con questa piattaforma, in meno di un anno, Makerpad ha fatturato oltre 200.000 dollari.
  • Nel marzo 2021, dopo 18 mesi dalla sua nascita, Makerpad è stata acquisita da Zapier, uno dei più famosi e potenti strumenti No Code per creare automazioni.

5- Halo Cars

Anche la storia di Halo Cars è interessante. La startup americana è stata fondata nel 2018 e fornisce un servizio di advertising attraverso degli schermi posti sopra taxi, Uber e Lyft.

Il team di Halo Cars ha validato e scalato il prodotto utilizzando esclusivamente strumenti No Code. Lo stack, infatti, era formato da Airtable, Twilio, Typeform e Zapier.

La startup utilizzava due basi Airtable con cui tracciavano:

  • La pipeline di approvazione dei driver;
  • Le application per usufruire del servizio che erano inviate tramite Typeform;
  • Le comunicazioni con i drivers automatizzate tramite Twilio;
  • La creazione automatica di documenti necessari per l’onboarding.

Zapier, invece, faceva da collante e automatizzava la maggior parte degli step creati dall’azienda per gestire la propria attività.

Cosa è successo dopo? Halo cars è stata acquisita da Lyft in poco più di 10 mesi e inoltre il team ha reso pubbliche tutte le basi Airtable utilizzate in fase di validazione.

6- Dividend Finance

Per ultima parliamo di Dividend Finance, una società americana fondata nel 2013 che fornisce soluzioni finanziarie per chi vuole costruire o rendere una casa sostenibile ed efficiente.

L’attività è gestita attraverso una piattaforma che aiuta a semplificare l’accesso al finanziamento riducendo la burocrazia e la cosa interessante è che, all’inizio, questa piattaforma era stata costruita interamente con Bubble. Negli anni, l’azienda è cresciuta e si è estesa anche ai miglioramenti domestici ma con la piattaforma realizzata in Bubble sono riusciti a raccogliere 330 milioni di dollari di investimenti e a gestire oltre 1 miliardo di dollari di prestiti.

Conclusione

Queste sono solo sei delle tante startup di successo nate grazie al No Code. Ci sono tante altre storie emozionanti che dimostrano come ciò che conta davvero per fondare una startup di successo sono le persone, la passione, la tenacia, la velocità d’esecuzione, la raccolta di feedback e la modifica continua del proprio prodotto (anche se si tratta di un semplice foglio di Google Sheets) alla ricerca del product market fit.

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