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April 18, 2024

Webflow VS WordPress: qual è migliore?

Webflow e WordPress sono due web builder che rispondono a esigenze differenti. Scopri le differenze tra le due piattaforme!
Disegno che rappresenta il confronto tra Webflow e Wordpress

Se stai cercando la piattaforma migliore da utilizzare per costruire il tuo sito web, quasi sicuramente una delle tue prime scelte è WordPress. Questo strumento infatti è uno dei più utilizzati al mondo: più del 34% dei siti web sono costruiti su WordPress! Sicuramente, però, ti sei imbattuto anche in altre alternative e una delle migliori che potresti avere incontrato à Webflow. Ma quali sono le differenze tra questi strumenti? E quale delle due piattaforme è migliore?

In questo articolo comparativo, vi presentiamo Webflow e WordPress, i loro vantaggi e i loro svantaggi e facciamo un’analisi delle principali differenze da prendere in considerazione prima di scegliere una piattaforma piuttosto che l’altra.

Cos’è Webflow

Webflow è una piattaforma SaaS (Software-as-a-Service) nata nel 2013 che offre servizi di costruzione e hosting di siti web. La piattaforma offre un editor visuale facile da usare e un’esperienza progettata per guidare gli utenti dalla creazione al lancio del proprio sito web. Inoltre, tutto questo si può fare senza bisogno di saper programmare. Come è possibile? Webflow ti permette di impostare e spostare dei blocchi all’interno del suo editor grazie a una modalità drag&drop e genererà automaticamente HTML, CSS e JavaScript senza che dobbiate muovere un dito. E se hai bisogno di funzionalità più specifiche e non previste dalla piattaforma è sempre possibile aggiungere pezzi di codice.

Proprio per questo motivo, il pubblico target di Webflow è composto da designer che hanno competenze di web design ma non hanno competenze avanzate di sviluppo e stanno quindi cercando delle alternative Low Code e No Code allo sviluppo tradizionale. Per usare questo CMS (Sistema di Gestione dei Contenuti) infatti non è necessario essere un professionista!

Webflow comprende anche un suo CMS che ti permette di creare blog, ecommerce, directory e tanto altro.

Vantaggi di Webflow

  • Editor visivo semplice da usare
  • Creazione di siti web SEO friendly
  • Disponibilità di molte integrazioni
  • Possibilità di lavorare in team
  • Potente supporto di hosting
  • Certificato SSL gratuito

Svantaggi di Webflow

  • Curva di apprendimento significativa
  • Più costoso di alcune alternative
  • Non tutte le funzionalità sono disponibili nell’ e-commerce
Screenshot dell’editor visuale di Webflow
Editor visuale di Webflow

Cos’è WordPress

WordPress è un CMS open-source che è nato nel 2003 e si è evoluto con una velocità impressionante. La piattaforma non ha un unico pubblico di riferimento e la sua flessibilità significa che quasi tutti possono trovarla utile per i loro progetti. Infatti, chiunque può scaricare la versione gratuita di WordPress e installarla sul proprio dominio per iniziare a creare un sito web. I professionisti del web design, in particolar modo, possono approfittare della libertà offerta da WordPress per creare ciò che vogliono.

Anche se è nato come piattaforma di blogging, Wordpress si è velocemente trasformato in un CMS full-service che può gestire qualsiasi tipo di sito web, dai siti aziendali, ai portfolio, agli e-commerce, alle directory e tanto altro ancora.

Vantaggi di WordPress

  • Migliaia di temi, plugin e estensioni
  • Completamente personalizzabile
  • Creazione di siti ottimizzati lato SEO
  • Migliaia di integrazioni disponibili
  • Community enorme

Svantaggi di WordPress

  • Interfaccia non intuitiva
  • Per andare oltre le nozioni base è fondamentale saper sviluppare
  • Si è responsabili di aggiornamenti e manutenzione del sito
  • Mancanza di un’assistenza clienti diretta
Screenshot dell’editor visuale di WordPress
Editor visuale di WordPress

Webflow VS Wordpress

Dopo aver capito cosa sono Webflow e Wordpress e quali sono i vantaggi e gli svantaggi principali di entrambe le piattaforme, è il momento di compararle in modo più approfondito.

Partiamo con il dire che entrambe le soluzioni sono popolari nel mondo dello sviluppo senza codice e che, sempre entrambe le soluzioni, possono aiutarti a sviluppare siti più o meno complessi senza bisogno di avere delle competenze tecniche particolari. Tuttavia, Webflow e Wordpress offrono degli approcci molto diversi alla creazione di siti web e quindi è importante conoscere quali sono le differenze in modo da scegliere l’opzione migliore per le proprie necessità.

La differenza chiave tra WordPress e Webflow è che WordPress è un CMS open-source che deve essere installato sul proprio server mentre Webflow è un’applicazione SaaS che può gestire ogni aspetto della creazione e della pubblicazione di un sito web. Le differenze però sono molte di più e verranno analizzate più approfonditamente in sei sezioni differenti:

  1. Facilità d'uso
  2. Community
  3. SEO (Search Engine Optimization
  4. E-commerce
  5. Piani e prezzi
  6. Integrazioni con app di terze parti

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1. Facilità d’uso

Per costruire un sito web è fondamentale scegliere una piattaforma facile da utilizzare. Dopotutto, utilizzare una piattaforma complessa da imparare e utilizzare potrebbe sottrarre tempo prezioso all’ideazione e allo sviluppo del sito web.

Webflow

Già a un primo sguardo, è possibile rendersi conto che Webflow offre agli utenti un editor molto più avanzato della maggior parte delle opzioni presenti sul mercato. Il layout, infatti, è molto ricco e contiene una quantità enorme di opzioni per la personalizzazione dei siti web. Proprio per questo, potrebbe essere necessario un po’ di tempo per capire come funziona l’intero sistema. Tuttavia, sarete felici di aver investito tempo a imparare come utilizzare Webflow perché, una volta che ci si abitua, può essere utilizzato per creare qualsiasi cosa.

WordPress

Se il layout di Webflow sembra complicato, quello di WordPress è a tutti gli effetti una boccata d’aria. Questa piattaforma, infatti, è generalmente più facile da utilizzare anche se potrebbe essere necessario avere delle competenze di base di sviluppo e programmazione per poter costruire il proprio sito. Il layout semplificato però presenta comunque delle sfide. È infatti necessario passare per più clic per raggiungere gli strumenti di cui si ha bisogno e potrebbe, quindi, essere più difficile imparare i trucchi del mestiere senza sapere esattamente da dove partire.

2. Community

Che preferiate Webflow o WordPress una cosa è certa: indipendentemente dalla piattaforma scelta, potrete entrare in contatto con tantissimi altri utenti con cui comunicare e condividere i vostri progetti. Vediamo, dunque, come questi due web-builder differiscono in termini di community.

Webflow

Webflow offre un forum attraverso il quale mettersi in contatto con gli altri utenti e confrontarsi su dubbi e domande. È inoltre possibile accedere a una sezione “Show & Tell”, il posto perfetto per mostrare a tutti i propri progetti e prendere ispirazione da siti e piattaforme create da creativi e sviluppatori di ogni tipo. Infine, la community di Webflow organizza moltissimi eventi e gruppi a cui ci si può unire per imparare di più sulla piattaforma e connettersi con altre persone che si occupano di sviluppo, design e creazione di contenuti.

WordPress

Anche se non offre delle soluzioni di supporto ufficiali, WordPress può contare su una community molto robusta che permette agli utenti di accedere alla complessa documentazione di WordPress e ai numerosi forum dedicati. Inoltre, anche WordPress offre molti eventi che permettono agli utenti di imparare gli uni dagli altri.

3. SEO (Search Engine Optimization)

La SEO è un’attività fondamentale per fare in modo che le persone trovino i siti web. Il modo in cui i siti si posizionano sui motori di ricerca dipende per lo più dai contenuti ma esistono anche dei fattori che dipendono quasi interamente dal CMS.

Webflow

Webflow include una grande varietà di strumenti di ottimizzazione, prima tra tutte la possibilità di creare pagine mobile-friendly, una caratteristica fondamentale per posizionarsi in cima ai risultati dei motori di ricerca. La piattaforma prende poi anche altre misure tra cui:

  • Sitemap automatiche
  • Codice semplice e pulito
  • Velocità di caricamento

Questo vuol dire che non è necessario preoccuparsi troppo della SEO back-end ma implica anche che si cede il controllo su questo elemento alla piattaforma.

WordPress

Le impostazioni predefinite di WordPress prevedono un set minore di strumenti SEO. Tuttavia, grazie ai molti strumenti aggiuntivi disponibili (ad esempio i plug-in Yoast SEO e All in One SEO) possono aiutare a gestire in modo migliore questo aspetto ottimizzando quindi i siti web, aggiungendo metadati e tanto altro.

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4. E-commerce

L’e-commerce è un’area in cui il confronto diventa molto interessante. Le piattaforme, infatti, offrono delle opzioni molto diverse tra loro.

Webflow

Nel caso di Webflow, l’e-commerce è integrato direttamente all’interno della piattaforma. Basta solamente attivare un’estensione e integrare i propri servizi di spedizione. Questo, però, si contrappone a una quantità minore di opzioni per quanto riguarda i processori di pagamento, che avranno anche una tariffa aggiuntiva. Inoltre, dato che Webflow ospita i siti web nei propri server, sarà necessario scegliere un piano tariffario mensile ad hoc (a partire da 29$/mese).

WordPress

Per via della sua natura open-source, WordPress non comprende un’opzione di e-commerce predefinita come Webflow. Al contrario, è necessario studiare le opzioni presenti sul mercato e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze come, ad esempio, il popolarissimo WooCommerce. La possibilità di scegliere l’opzione di e-commerce che si preferisce (e, di conseguenza, di non essere limitati a dei piani preconfigurati) comporta una maggiore difficoltà di impostazione rispetto a Webflow ma, allo stesso tempo, dei possibili risparmi economici sul lungo periodo.

5. Piani e prezzi

Prima di scegliere quale web builder scegliere, è fondamentale assicurarsi che il CMS corrisponda al proprio budget.

Webflow

Webflow offre due tipi di piani tra cui scegliere:

  • I piani “siti web”
  • I piani “e-commerce”

I piani per i siti web permettono di creare siti e landing page responsive e si suddividono in:

  • Starter, un piano gratuito per iniziare
  • Basic, per 12$/mese
  • CMS, per 16$/mese
  • Business, per 36$/mese
  • Enterprise, un piano creato su misura per ogni utente

I piani per e-commerce, invece, sono pensati esclusivamente per la creazione di negozi online e prevedono tre piani diversi:

  • Standard, per 29$/mese
  • Plus, per 74$/mese
  • Advanced, per 212$/mese

WordPress

Al contrario di Webflow, WordPress è una soluzione completamente gratuita. Tuttavia. è necessario gestire personalmente diversi costi extra come, ad esempio, l’hosting, il nome di dominio, i temi, i plug-in e il certificato SSL. Questo vuol dire che un sito web creato con WordPress potrà avere costi molto diversi a seconda degli strumenti e dei servizi scelti.

6. Integrazioni con app di terze parti

Per ottenere il massimo da un sito web, è necessario essere in grado di integrarlo con gli altri strumenti utilizzati come, ad esempio, il CRM e lo strumento di email marketing.

Webflow

Webflow può essere integrato con altri strumenti. Tuttavia, non offre molte integrazioni native e questo significa che, nella maggior parte delle situazioni, è necessario affidarsi al codice o a piattaforme di terze parti.

WordPress

In termini di integrazioni, WordPress è una piattaforma eccellente. Infatti, è possibile trovare plug-in ad hoc per quasi tutte le integrazioni immaginabili. Se, invece, sono necessarie delle integrazioni più avanzate è possibile trovare dei tool come WP Webhooks o Uncanny Automator che permettono di collegare i siti web ad altri servizi.

Conclusione

Non possiamo dare una risposta univoca alla domanda che ci siamo posti in partenza perché nessuna delle due piattaforme è chiaramente superiore all’altra. Sia Webflow che WordPress infatti presentano un insieme unico di benefici, svantaggi e caratteristiche uniche ma sapere quali sono le differenze può essere cruciale per scegliere più facilmente la piattaforma che fa al caso vostro. Ricapitolando, però, ci sono alcune aree che potresti voler considerare prima di scegliere che strumento utilizzare:

  • Facilità d’uso
  • Community
  • SEO (Search Engine Optimization)
  • E-commerce
  • Piani e prezzi
  • Integrazioni con app di terze parti
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